
Partecipare a un cerchio di donne
significa avventurarsi in un percorso di riscoperta: rappresenta un’opportunità unica per indagare e riconnettersi con aspetti del femminile che, per troppo tempo, sono stati demonizzati o fraintesi dalla società patriarcale permettendo ad essi di emergere, essere magnificati e compresi con una profondità nuova.. Questo spazio sacro permette di esplorare la profondità di tali aspetti e di riscoprirli come potenti risorse di trasformazione e crescita personale.
Ecco come il cerchio può diventare una pratica trasformativa.
Il Recupero del Femminile Demonizzato
Nel corso della storia, molte qualità intrinsecamente legate al femminile, come l’intuito, la ciclicità e la sensibilità, sono state marginalizzate o associate a debolezza. Partecipare a un cerchio di donne significa rivalutare questi tratti e comprendere che essi rappresentano una diversa, ma altrettanto valida, profondità della coscienza umana. Questo processo ci invita a guardarci dentro, ad accettare ogni sfaccettatura di noi stesse, e a considerare il nostro potere non più come qualcosa da nascondere, ma da celebrare.
La Connessione con la Natura e l’Energia Universale
Gli incontri in cerchio ci riconnettono anche al mondo naturale e all’energia creatrice universale. Viviamo in una società sempre più scollegata dai cicli naturali, ma il femminile è profondamente intrecciato con essi: dalle fasi lunari alla stagionalità, dal ritmo del respiro a quello del cuore. In gruppo, diventa più semplice risintonizzarsi con queste energie primordiali che ci sostengono e ci ispirano, aiutandoci a comprendere che non siamo mai isolate, ma parte di un ciclo più ampio e infinito. Praticare in connessione con la ruota dell’anno ci aiuta a indirizzare le nostre energie in modo armonioso e costruttivo.
Esplorare il Magico e lo Spirituale
Sperimentare il femminile è anche un viaggio verso la conoscenza degli aspetti spirituali e magici dell’essere donna.
Riconoscere gli aspetti magici dell’essere donna, come l’intuizione e la capacità di trasformazione, è un passo essenziale per riappropriarsi del proprio potere interiore. Il cerchio offre uno spazio sicuro per esplorare queste dimensioni. Così ci riappropriamo di pratiche antiche come le celebrazioni stagionali, i rituali e la condivisione, che ci aiutano a riscoprire la nostra essenza e il nostro potere interiore.
La Forza del Gruppo nei cerchi di donne
Camminare in questa direzione insieme, in cerchio, offre un supporto inestimabile. Il gruppo diventa uno specchio, una comunità in cui ogni voce è ascoltata e ogni esperienza è valida. Questo approccio collettivo è profondamente radicato nella memoria ancestrale delle donne. Era infatti attorno al fuoco, nelle antiche società matrifocali, che le donne si riunivano per condividere saggezza, storie e supporto reciproco. Tornare a questa pratica significa riconnettersi con un tempo lontano, in cui essere donna era sinonimo di benedizione, saggezza e divinità.
Riconnettersi alle Radici Ancestrali
Coltivare la modalità del cerchio è un atto rivoluzionario in una società frammentata. Ci riporta a un’epoca in cui la forza femminile era riconosciuta e venerata, e ci aiuta a recuperare quella sensazione di libertà e appartenenza che tante di noi cercano oggi. Ogni cerchio è un passo verso la guarigione collettiva, un richiamo alle nostre radici ancestrali e una celebrazione del nostro potere.
Riconnettersi al cerchio è anche un atto di riscoperta di un tempo lontano, quando essere donna era una benedizione e la saggezza e il divino erano profondamente intrecciati al femminile. Tornare a questa visione significa reclamare un senso di libertà e di luce, per tornare a brillare.
Studi che Supportano i Concetti
- Il recupero del femminile demonizzato:
- Lo studio di Clarissa Pinkola Estés in Donne che corrono coi lupi esplora come la società patriarcale abbia represso aspetti del femminile legati alla natura selvaggia e all’istinto, proponendo la necessità di una riappropriazione di queste qualità.
- La connessione con la natura:
- Secondo l’antropologa Marija Gimbutas, le culture pre-indoeuropee veneravano la Dea Madre come simbolo di fertilità, natura e ciclicità, suggerendo che questa connessione è insita nella psiche femminile.
- Esplorare il magico e lo spirituale:
- Studi psicologici come quelli di Carl Jung hanno evidenziato l’importanza degli archetipi (tra cui quelli femminili come l’“Anima”) nella comprensione di sé e del mondo spirituale.
- La forza del gruppo:
- Ricerche di psicologia sociale, come quelle di Jean Baker Miller, hanno dimostrato come le relazioni basate su empatia e reciprocità siano fondamentali per la crescita personale, particolarmente nelle donne.
- Riconnettersi alle radici ancestrali:
- L’antropologia culturale di Riane Eisler in Il calice e la spada suggerisce che le società basate su modelli collaborativi, spesso guidati da donne, fossero più pacifiche e in equilibrio con la natura.