COSA SIGNIFICA “DARE I NUMERI” E PERCHE’ MI SONO MESSA A DARLI?

Il modo di dire “dare i numeri” è legato alla numerologia?
Se cercate nel web il significato di “dare i numeri” incapperete senz’altro nell’espressione popolare di “qualcuno che dice delle stupidaggini”, “parla a vanvera” o “pronuncia cose senza senso” e quasi ovunque vi arriveranno informazioni parziali sull’origine di questo modo di dire.
La radice della frase sembra infatti riferirsi a maghi e indovini che attraverso l’interpretazione astrologica o della cabala cercavano di predire il futuro o ricavavano i “numeri giusti” dai sogni. Insomma, un grande groviglio di imbroglioni e truffatori che ovviamente non hanno niente a che fare con la matematica: scienza che, nel pensiero comune, è una cosa seria e per persone serie!
Numerologia = Matematica?
Tuttavia i numeri e il loro peso simbolico arrivano molto prima della matematica moderna. Il linguaggio dei numeri è considerato universale e atemporale. Contiene un codice per interpretare l’universo e le sue manifestazioni. Ciò che è visibile (e anche ciò che non lo è) è frutto di una sequenza numerica che stabilisce il rapporto tra essa e tutto quello che la circonda. La musica, ad esempio, è fondata su rapporti armonici e numerici… e per musica intendo anche quella della pioggia. Nell’uno la materia è indistinta. Il due e la cellula che si divide, aprono la strada al concetto di dualità ed esistenza degli opposti. Il tre riporta un’unione svanita nel due…. eccetera.

Che funzione hanno i numeri nella numerologia?
I numeri hanno la funzione di creare un ritmo nella manifestazione e il ritmo porta armonia dove altrimenti regnerebbe il caos. Si potrebbe dire perciò che ogni cosa sul piano dell’esistenza viene governata da un ritmo. Il respiro ha un ritmo, i nostri organi interni hanno un ritmo, le stagioni, i pianeti, i cicli…
L’associazione di significati simbolici ai numeri è molto antica e universale. I testi sacri indiani Veda (XX sec. A.c.), il cinese “Libro dei Mutamenti” (X sec. A.c. che riconosce ai numeri una funzione ordinatrice e armonizzante del mondo e della materia vivente) e l’egiziano “Libro dei morti” (a partire dal XVII sec. A.c.) lo dimostrano.
Comprendere questo linguaggio permette di abbracciare l’ordine delle cose e le leggi del cosmo. Per farlo bisogna abbandonare la convinzione che sia sufficiente la mente razionale per vivere e tornare ad integrare in noi la mente intuitiva che si fa attraversare dalle informazioni, le accoglie e solo poi le filtra con la logica per tradurle e comunicarle.
Dove nasce la mia passione per la numerologia?
Il primo a dirmi che non esisteva una matematica unica fu Hernàn Huarache Mamani: “C’è una sistema di numeri che governa l’universo; esso è fatto di simboli e di linguaggi che il divino utilizza per parlare al vivente.
È una matematica femminile, lui diceva, perché crea e trasforma la materia non solo attraverso formule ma grazie all’amore, l’immaginazione e l’intuizione. Non è una matematica che si ferma alla misura della quantità (1+1=2) ma legge e comprende la qualità delle cose attraverso occhi diversi. Per la donna, ad esempio: 1+1=3 perché vita, creazione e amore sono un’tutt’uno!”.
“Vuoi dire che attraverso numeri e simboli io posso avvicinarmi un poco al pensiero di Dio?” pensai io
E lui come se mi leggesse dentro mi disse “Se ti apri a ricevere e ti abbandoni con fiducia e accoglienza alla “Fonte di ogni cosa” diventa un po’ più semplice comprendere quel linguaggio!” È una matematica che non deve solo calcolare o catalogare ma si interroga e interagisce con il piano della creazione”

Il numero è il linguaggio del divino
“L’uomo parla per segni. Dio parla per simboli” e i numeri sono simboli. Così mi disse Lorenzo Ostuni durante uno dei nostri incontri nella caverna di Platone a Roma. È come se il Creatore avesse dato un ordine alla sua creazione, tramite una formula, per fare in modo che i miliardi di particelle che abitano questo universo, ogni istante, si incontrino per creare delle forme di bellezza sempre più funzionali ed evolutive. Questo avviene costantemente davanti ai nostri occhi e arriva in ogni istante a noi con il respiro. Ma è necessario aprirsi per cogliere questa magnificenza e impegnarsi per manifestarla. Questo è forse l’obbiettivo principale della nostra esistenza!
La mia strada verso lo studio della numerologia
Dal momento di quelle “rivelazioni” qualcosa si seminò in me e forse parte dei miei passi fu sempre in direzione di trovare questa possibilità di comprendere e interagire con l’esistenza. Fin da piccola potevo vedere chiaramente come ogni cosa fosse mossa dall’amore e dall’amore creata attraverso un ordine supremo che non aveva nulla a che vedere con un concetto romantico, ma anzi è molto concreto. Mi era tanto chiaro quanto mi è, ancora oggi, difficile spiegarlo con le parole.
Questi metodi e questi studi mi hanno aiutato e hanno unito i miei due emisferi fino a quel momento scissi: la parte maschile che vuole sempre precise risposte, formule da ripetere e leggi da seguire e la parte femminile che desidera scoprire il mentale superiore, aprirsi all’ignoto, amare e affidarsi all’intuito per vivere.
E se quindi “dare i numeri” significasse anche mettersi in connessione con il cosmo e comprendere l’universo sincronico attraverso un linguaggio alla mente razionale non comprensibile? E si sa che il raziocinio teme quello che sfugge al suo controllo!
Sì, mi sono messa a dare i numeri!



